Stanno per riaprirsi le fosse!" Evidentemente non parliamo di un film dell'orrore ma di uno degli eventi più importanti in assoluto del novembre marchigiano: la Fiera del Formaggio di fossa che si tiene a Talamello, nel Montefeltro, domenica 3 e domenica 10 novembre. Siamo più chiari: il Formaggio di fossa, quello che il grande poeta Tonino Guerra ha definito "l'ambra di Talamello", costituisce un prodotto unico, inimitabile, figlio e vanto del Montefeltro, il cui gusto inconfondibile dolce e piccante allo stesso tempo fa si che sia oggi riconosciuto tra i formaggi più apprezzati a livello mondiale. Il segreto che rende unico questo favoloso formaggio è la particolare stagionatura nelle ultracentenarie fosse di tufo per la durata di tre mesi, il tempo necessario affinché, a causa delle particolarissime condizioni ambientali e alla totale assenza di areazione, il formaggio assuma le peculiari sfumature del gusto e le tonalità cromatiche comprese tra il nocciola e il marroncino. Entro i primi giorni di novembre la tradizionale operazione dell'apertura delle nove fosse di Talamello e delle 14 di Sant'Agata Feltria verrà ripetuta e il formaggio sarà pronto per il consumo e diventerà protagonista della Fiera del Formaggio di Fossa dove poter degustare, ammirare ed acquistare negli stands gastronomici predisposti l'Ambra di Talamello e non solo. Per l'occasione è stato stretto infatti un gemellaggio tra il Formaggio di fossa del Montefeltro e le Lenticchie di Castelluccio di Norcia, altro prodotto tipico inimitabile del Centro Italia che farà bella mostra di sé nelle due edizioni della Fiera di Talamello assieme all'altro prodotto "gemellato" nel 2000 ossia il Lardo di Colonnata. Allieteranno entrambi gli eventi gli spettacoli dei menestrelli e dei teatranti di strada.