
Festival Ville e Castella 2014 diventa "maggiorenne"
Provincia di Pesaro e Urbino
15 Giugno - 20 Luglio 2014
Se dopo 180 conferenze e 250 concerti non sei minimamente cambiato, o sei sordo, o eri già illuminato, o ti sei spento del tutto. Comunque questa primavera noi si è sguazzati nelle “opportunità”, e ora qui vi offriamo orgogliosi il frutto di tanti slanci, cadute, capriole e atterraggi più o meno eleganti.
Intanto i luoghi prescelti per questa edizione presentano convinte conferme e 3 sorprendenti novità assolute. Il santuario di S.Maria delle Stelle lo corteggiavamo da anni e ora finalmente lo condividiamo con voi, e che condivisione! Il centro Dharmatryiana era nell’aria e nel cuore, la cantina Terra Cruda era nei geni e nei cromosomi. Poi 5 centri storici, con quei muri caldi e le rondini che volano tra i campanili. 1 altro santuario subito, a inizio festival. 1 castello di montagna che sa di aquila, 1 monastero che sa di grano e utopia, 1 torre che sa di tigli e forno a legna, 1 vetta appenninica a portata di nubi e cavalli. Che belle, le Marche!
Veniamo ai contenuti. Al festival si chiede la world-music, e così sia: klezmer, tango, rebetiko, folk, indiana dhrupad e celtica, con le giuste dosi di contaminazione. Per i più sofisticati: 900 classica, new-classic, un violoncello stratosferico, una planata di space-rock e una narrazione teatrale folk-singer. Per il “nostro” santuario di M.Martello abbiamo riservato un concerto-esperienza di vibrazioni sonore, da provare più che da descrivere. Come da provare sono lo Yoga del cuore, la Meditazione nel bosco, la Mietitura, che piega le schiene e drizza le coscienze (mettiamola così!), la costruzione del teatro di paglia. Questa cavea sarà il centro degli incontri nella tre giorni di Montebello (a proposito, questa è la terza edizione senza Gino. Ma perché al solo ricordarlo mi emoziono così?) Altre 2 novità radicali: proiezione di film e cortometraggi animati presentati dagli autori stessi. Finalmente.
Molte conferenze puntano dritte all’anima: eremiti, Dio, Gurdjieff, Sri Ramana, meditazione per l’agricoltura, cibo e ioni, vino e vita, il paesaggio per l’uomo e l’uomo per la natura, e poi l’uomo modificato nella tecnica e l’uomo perso nell’economia. Ma anche storia, con cavalieri medievali e eroine in tempo di roghi.
All’alba la musica indiana riempie l’anima, il sole riempie gli occhi, e il vento e il fieno le narici. Sulla goletta
le melodie della cornamusa sanno di salsedine e frittura di paranza.
Qualunque sia il vostro odore, di incenso o erba medica, di pane caldo o rugiada, … buona estate