
Il sogno di Piero 2010
10 marzo 2010, alle ore 17, a Urbino, Palazzo Ducale,
Sala Convegni Serra d’Inverno
Vittorio Sgarbi, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, conferisce il Premio Il sogno di Piero 2010, dopo i rituali saluti di Umberto Palestini, Direttore dell’Accademia e del Sindaco della città di Urbino Franco Corbucci.
Santo Alligo, Anna Bozena Kowalczyk, Alain Elkann, Emmanuele F. M. Emanuele, Tonino Guerra, Pier Luigi Pizzi, le insigni personalità in ambito artistico e culturale premiate quest’anno, che si aggiungono all’ampia rosa di nomi delle edizioni precedenti, 2000 – 2005, e 2009.
L’evento, come consuetudine, è accompagnato da una brochure, in questa occasione introdotta da un testo inedito di Tonino Guerra, e che contiene inoltre biografie e immagini degli illustri premiati.
Santo Alligo, grafico, scultore, illustratore. Principalmente con i libri illustrati, le recenti monografie dedicate a Ferenc Pintér, Antonio Rubino, Duilio Cambellotti, i tre volumi di Pittori di carta. Libri illustrati tra Otto e Novecento, ha consegnato al pubblico i simboli dell’immaginario fantastico novecentesco, riportando al reale valore e significato la produzione iconografica dell’illustrazione.
Anna Bozena Kowalczyk, storica dell’arte, curatrice di importanti mostre, specialista dei maggiori artisti veneziani ed europei del Settecento, in particolare di Bellotto e Canaletto sui quali ha svolto approfondite ricerche storiche e d’archivio. Ha curato monografie e catalogue raisonné; in corso di pubblicazione, Bernardo Bellotto detto il Canaletto. Catalogo generale dell’opera, Skira,con attribuzioni accertate, ricostruzioni biografiche, nuove cronologie, nonché la conoscenza dei committenti, del collezionismo delle opere degli artisti della veduta.
Alain Elkann, giornalista e scrittore che ha recentemente pubblicato Nonna Carla, Bompiani, adottando la forma del diario, congeniale alla trascrizione del suo vissuto estremo, la morte della madre. Nei tre volumi in cofanetto, Essere ebreo - Cambia il cuore - Essere Musulmano, Bompiani, 2005, sceglie la forma del colloquio, con Elio Toaff, Carlo Maria Martini, El Hassan Bin Talal, in cui la sensibilità letteraria migra nel registro giornalistico, gli incontri diventano occasioni, nell’apertura all’ascolto, per una acuta penetrazione del presente.
Emmanuele F. M. Emanuele, professore, avvocato, economista, saggista, Presidente della Fondazione Roma ha, tra le altre numerose e pionieristiche iniziative, creato il progetto culturale che fa della “Fondazione Roma Museo”, già dal 1999, una struttura per promuovere eventi di livello internazionale rivolti ad un’ampia fruizione, come la mostra in corso dedicata a Edward Hopper. Con la sua continua attenzione di studioso alle scelte giuridiche ed etiche, Emmanuele F. M. Emanuele ha sviluppato un’importante idea di economia in cui risorse pubbliche e private, e non per ultimo il “terzo pilastro” rappresentato dal non profit, possono contribuire significativamente a sostenere ed incentivare il welfare così come l’arte.
Tonino Guerra, un unicum nella letteratura italiana pur se il suo genio solo parzialmente si esaurisce nel genere della letteratura: opinione diffusa lo vuole artista assolutamente totale che con invenzione sempre felice e lieve prolifica oltre i generi. Le sue invenzioni non soccorrono solo il cinema, ma anche le arti plastiche, fino al giardino e al Design ambientale.
Pier Luigi Pizzi, regista, scenografo, costumista, “inventore di teatro”, dalla funzione del bozzetto, che da riproduzione pittorica diviene schizzo operativo del complesso apparato scenico, alla sperimentazione di nuove possibilità tecniche ed estetiche di costruzione dello spazio. Dagli anni Cinquanta ad oggi, ha sensibilmente dialogato con le altre forme artistiche ed espressive, recependone i mutamenti linguistici, frequentando i diversi generi, dal teatro di prosa al melodramma e al teatro d’opera, ma anche il cinema e la televisione.
E’ ancora possibile la visita, nelle attigue sale del Castellare, alla mostra Caleidoscopio. Opere dall’Accademia di Belle Arti di Urbino. I lavori degli studenti, immagini digitali e installazioni, dipinti, sculture, modellini scenografici, riflettono un progetto didattico rispondente a tematiche non convenzionali ed abusate.