A MAN IN A ROOM Coreografia Carolyn Carlson Interprete Tero Saarinen Musiche Gavin Bryars WRITINGS ON WATER Coreografia ed interpretazione Carolyn Carlson Musiche Gavin Bryars Un grande spettacolo di danza contraddistinto da tre grandi artisti: Carolyn Carlson, Tero Saarinen e Gavin Bryars. Carolyn Carlson, danzatrice, coreografa e pedagoga ha segnato con la sua presenza il percorso della danza contemporanea europea degli ultimi trent’anni e il suo mondo è caratterizzato da un lirismo soggettivo, non narrativo, che filtra vissuto personale e riflessione onirica sul destino dell’uomo. Quando l’Opéra di Parigi apre alla danza contemporanea, è Carolyn Carlson a dirigere il Groupe de Recherche Théatral de l'Opéra de Paris e, di nuovo, guida la Compagnia Teatro Danza La Fenice, creata dall' Ente Lirico veneziano sul modello francese. Sono gli anni di Undici onde (1981), Underwood (1982) e Chalk Work (1983) a cui si aggiunge l’assolo Blue Lady (1985). Dal 1999 dirige il Settore Danza della Biennale di Venezia e l’Accademia Isola Danza, un centro di formazione e perfezionamento per il contemporaneo, unico nel suo genere in Italia, dove maestri e artisti della danza internazionale lavorano insieme a giovani danzatori europei. Tero Saarinen è coreografo e danzatore internazionalmente conosciuto. E’ l’artefice di uno stile che combina insieme un’emotività di pensiero con una grottesca bellezza di movimento e fluidità di contenuto. "Voglio che la mia danza - afferma - accarezzi l’innominabile. L’inesplicabile, ciò che non ha nome. Credo che la parola scritta sia un ostacolo sia per l’interprete che per lo spettatore. Credo nella danza che tocca, la danza che funge da autoesplorazione, la danza che parla per se stessa". Gavin Bryars è compositore colto e raffinato e rappresenta, insieme a Michael Nyman, Brian Eno, Michael Brook, il punto di rottura di una generazione d’avanguardia con la tradizione musicale britannica e insieme una delle espressioni più alte del minimalismo europeo. E’ il direttore della leggendaria Portsmouth Simphonia, che rilegge i classici in chiave minimalista. “La musica che ho composto - dice - per il nuovo spettacolo di Carolyn Carlson affianca una serie di pezzi per ensemble di archi preceduti da un breve assolo vocale pre-registrato. L’assolo vocale affonda le sue origini nella musica antica, basato com’è per spirito e sensibilità sulla laude senza accompagnamento del XIV sec. Le persone che originariamente cantavano queste composizioni, i laudesi, si riunivano in confraternite (non molto dissimili dai Francescani), ma non erano necessariamente legati ad una chiesa particolare. Queste manifestazioni vocali erano presumibilmente seguite da parti più meditative come si può sentire nella musica che segue."