Cinquantotto anni, bulgaro di nascita e milanese di adozione, Moni Ovadia è uno dei personaggi più eclettici della scena culturale e dello spettacolo. Cantore e saltimbanco ha fatto della mamelushn, la lingua mamma ossia lo yiddish, il suono e il segno della memoria. E’ l’artista che ha portato tra i goym, i gentili, la cultura yiddish, la vita dello shtetl, la musica klezmer e ha fatto conoscere il teatro yiddish interpretandolo in modo contemporaneo.