Il teatro si appoggia da un lato sulle mura castellane di nord-ovest e si affaccia sulla Piazza della Rovere con una piccola facciata, stretta tra edifici privati, caratterizzata da un'apertura ottagonale sopra il portone d'ingresso. La struttura conserva ancora le mura perimetrali e la cripta sotterranea dell'antica chiesa. Nella navata di quest'ultima, alla quale si accede tramite un atrio, fu ricavata la platea, nell'abside invece fu ricavato il palcoscenico, al di sotto del quale trovano posto i cameririni ed i meccanismi di manovra. La sala presenta ancora l'originaria pianta a U, così come sono originari i primi due ordini di palchi. Sono invece di fine ottocento il terzo ordine (del tutto nuovo) e la volta, interamente rifatta con tutte le decorazioni pittoriche. Quest'ultime si fanno apprezzare per l’elegante motivo a velario del soffitto, quasi una trama a merletto su toni di azzurro intenso con una corona di festoni e putti posti attorno ad un medaglione centrale. Al centro del soffitto è rappresentata l’immagine di Apollo intento a suonare la cetra. Decorazioni a festoni e arabeschi ricoprono anche i parapetti a fascia dei tre ordini di palchi e il boccascena è delimitato da paraste in stile ionico. La sala può contenere 99 (attualmente autorizzati 59) posti suddivisi tra la platea e i 38 palchi (compresi i 6 palchi sopra il proscenio). Il piano in legno della platea, tutt'ora conservato, aveva inoltre la possibilità di sollevarsi fino al livello del palcoscenico per lo svolgimento delle feste danzanti.
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